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Da Simona Vinci ad Andrea Tarabbia


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Tutti i giurati del Premio Zeno dal 2013 ad oggi: da Simona Vinci ad Aldo Nove, da Diego De Silva a Giuseppe Culicchia, fino ad Andrea Tarabbia (Premio Campiello 2019)

03/05/2020 | 15:31

Il Premio Letterario Zeno è giunto alla sua VIII edizione e nel 2020 il giurato d'onore sarà Andrea Tarabbia, vincitore del Premio Campiello nel 2019 con il romanzo Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri). 

Ma facciamo un passo indietro per andare a scoprire cosa è successo negli anni precedenti.

Nella I edizione del 2013, che vedeva Simona Vinci (Premio Campiello 2016 con La prima verità) a capo della giuria, l'autrice piemontese Silvana Perotti vinceva il primo premio sezione romanzi con Antonia (ogni giorno a messa prima), edito da Bononia University Press nel 2012. Barbara Giambartolomei si aggiudicava il primo premio sezione racconti, con l'inedito MalaMalaMalenka, e Marco Maffei la sezione poesia con la lirica inedita El Alamein 1942, parole perse.

Il 2014 ha avuto giurato d'onore Aldo Nove, scrittore e poeta presso Castelvecchi, Einaudi, Laterza, Bompiani. Il libro inedito di Giovanna Nieddu, Il narratore, si è aggiudicato il primo premio sezione romanzi. Lo stesso romanzo è stato pubblicato l'anno successivo dalla casa editrice L'asino d'oro. Nella sezione racconti e poesie sono stati premiati rispettivamente Guergana Radeva con Gli stivali, presente nell'antologia Marenostrum (Marco Del Bucchia Editore, 2012) ed Elvira Manco con Stabat Mater.

Emidio Clementi, fondatore, autore e interprete dei Massimo Volume e scrittore per le case editrici Rizzoli, Fazi, Laterza, DeriveApprodi, Playground, ha presieduto la giuria della III e della VII edizione. Il 2015 ha visto premiare gli autori Roberto Scardovi con Inseguiti da un incubo, edito da Italic nel 2012 (per quanto riguarda la sezione romanzi), e gli inediti di Andrea FabianiIl gatto di Schrödinger, e Sergio Pasquandrea, Le mani (rispettivamente nelle sezioni racconti e poesia). Nel 2019 a vincere sono stati Luigi Esposito Giardino con il romanzo edito Il negromante (Homo Scrivens, 2019); Renato Nicassio con il romanzo inedito Lo spazio della carne; Maurizio Minetto con il racconto lungo Un posto per veri uomini; Angela Flori con il racconto breve La vita mette fretta, l’amore invece è l’acqua ferma di un lago (Il mostro di Canterno); Sonia Lambertini con la poesia Qui non c’è corpo.

Nel 2016 il concorso si è avvalso della collaborazione di Carmen Pellegrino, giurata d'onore della IV edizione del Premio Zeno. La storica e scrittrice italiana, finalista al Premio Campiello nel 2015 con Cade la terra (Giunti), ha premiato l'opera di Paola Presciuttini, vincitrice nella sezione romanzi con Trotula, edito da Meridiano Zero nel 2013. La sezione racconti è stata scorporata in due sezioni: quella dei racconti lunghi, che ha visto vincere l'inedito Ipotesi numero due di Luigi Manca e l'altra relativa ai racconti brevi, cioè inferiori alle ventimila battute, vinta da Valeria Ongaro con l'inedito La scelta. La sezione poesia ha visto premiare la lirica La ringhiera del ponte della rocca di Micaela Marziantonio.

Nel 2017 il concorso letterario ha avuto lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Diego De Silva (Guanda, Rizzoli, Einaudi) come primo giurato del premio. Loro mi cercano ancora (Mondadori, 2014), la testimonianza di Maria Stefanelli, ex moglie di un boss della 'ndrangheta, scritta insieme alla giornalista Manuela Mareso, ha vinto il primo premio sezione romanzi. La sezione racconti lunghi ha invece premiato Io ci credo, estrapolato dall'antologia di Maria Scerrato Fiori di ginestra, Donne briganti lungo la frontiera 1864-1868, edito da Artestampa nel 2016. Il racconto breve vincitore è stato l'inedito Le galline del Signor Razzoli di Maddalena Fingerle, mentre Luigi Ianzano si è aggiudicato il primo premio sezione poesia con la lirica vernacolare Jove a ddui rusce (Uovo gemellare).

Lo scrittore, traduttore e saggista italiano, Giuseppe Culicchia (Einaudi, Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, LaterzaGarzanti, con quest'ultima ha pubblicato nel 1994 il suo fortunato esordio Tutti giù per terra, da cui fu tratto nel 1997 l'omonimo film di Davide Ferrario) è stato giurato d'onore della VI edizione che ha visto vincere il romanzo Il bambino del treno di Paolo Casadio (Piemme), il racconto lungo La trasmissione del dolore di Placido Di Stefano, il racconto breve La buca della neve di Carlo Nello Ceccarelli e la poesia di Fernando Della Posta, L’ozio che si abusa si rivolta in tedio.

Le iscrizioni all'edizione 2020 si possono effettuare sul nostro sito, dopo aver letto attentamente il BANDO.

In caso di informazioni e assistenza tecnica scrivere ad info@progettozeno.it oppure telefonare il 327 1582655.

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