Incontro con Carola Susani
Abbiamo incontrato la giurata d'onore della IX edizione del Premio Zeno, Carola Susani (autrice per Feltrinelli, Minimum Fax, Giunti, Gaffi), a cui abbiamo posto tre domande:
1) Quando hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?
In realtà ho cominciato prima a leggere che a scrivere. Ho cominciato a leggere perché non riuscivo a stare molto a mio agio nel mondo, ero ragazzina, ero piccola, la lettura mi è sembrata una via di fuga, solo che la cosa bella è che sembrava una via di fuga, ma mi ha dato poi gli strumenti per ritornare nel mondo... quindi dopo aver letto letto letto sono rientrata nel mondo, capendo qualcosa di più dei meccanismi umani. Da lì m'è venuta tanta voglia anche di scrivere, evidentemente il mondo un po' di fatica mi faceva e la scrittura è stata lo strumento per dipanare, per affrontare la questione. La mia scrittura parte dall'infanzia, l'infanzia penso sia un'età filosofica in cui si va a smontare il mondo per cercare di capire qual è il proprio posto... e la scrittura è uno degli strumenti per farlo.
2) Quali sono i motivi per cui hai accettato di fare da giurata d'onore della IX edizione del Premio Zeno?
Ho accettato la richiesta del Premio Zeno perché da sempre, oltre avere una passione per il mio immaginario, ho una passione per l'immaginario degli altri, per cui l'idea di leggere tantissimi testi mi interessa moltissimo, provare ad andare in casa d'altri, per me che faccio anche l'insegnante di scrittura (oltre ad essere una scrittrice sono un'insegnante di scrittura e un'editor) be' il mondo degli altri mi riguarda quanto il mio, per cui sono molto felice di andare a metterci occhio e
becco anche...
3) Hai un consiglio da dare agli autori che parteciperanno all'edizione 2021?
Un consiglio che darei naturalmente è leggere molto, però è solo una parte, leggere molto, leggere classici, che è fondamentale per capire quali sono i veri meccanismi dello scrivere... e un altro consiglio è di andare per le strade, di osservare, di guardare le persone, i loro gesti, di guardare i palazzi, come cade la luce, perché le scoperte che puoi fare dall'esperienza sono altrettanto importanti delle scoperte che puoi fare dai libri.